Scenario Italia, l’Ecofin a Bruxelles per la riforma del Patto di Stabilità
La riunione dei ministri delle Finanze europei proseguirà fino a domani: sul tavolo del negoziato la flessibilità delle regole e il margine per gli investimenti si scontrano con la rigidità dei Paesi “frugali”
Un Patto di Stabilità ambizioso ma non impossibile. Questa la posizione dell’Italia, espressa dal ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti durante l’audizione alle Commissioni Bilancio prima dell’Ecofin. Alla riunione di Bruxelles, l’ultima utile per l’approvazione del nuovo Patto, si confrontano le posizioni opposte di chi chiede una riforma che consenta investimenti e sviluppo, come l’Italia, e chi pretende maggiore rigore e riduzione del debito, come la Germania. Dall’esito della trattativa, inoltre, dipenderà anche la decisione di Palazzo Chigi in merito alla ratifica della riforma del Mes.
Vertice tra Cina e Unione Europea a Pechino. Xi Jinping ha ospitato l’incontro con i leader europei Ursula von der Leyen e Charles Michel. Un vertice che mira a consolidare i rapporti e favorire una “cooperazione vantaggiosa, rafforzando costantemente la fiducia politica reciproca”, ha dichiarato il leader cinese. Anche la Presidente della Commissione europea ha confermato l’intento dell’incontro, ribadendo che “la gestione delle relazioni reciproche è una priorità” e che la Cina è “il più importante partner commerciale dell’Ue”, sebbene esistano ancora “chiari squilibri e differenze che devono essere risolti”.
Su TikTok circolano deepfake delle vittime del conflitto in Medio Oriente. I filmati non segnalano l’intervento dell’intelligenza artificiale e utilizzano contenuti privati senza consenso. I sistemi AI, inoltre, sono alla base del funzionamento di “Gospel”, la piattaforma israeliana che individua gli obiettivi da colpire. A Mosca, il canale Telegram “Put Domoj”, con oltre 30mila iscritti, chiede la rotazione dei soldati al fronte. Su Facebook, invece, è stata diffusa una fake news secondo cui Kiev avrebbe inviato armi ad Hamas. Oltreoceano, Meta rimuove oltre 4mila account falsi che diffondevano disinformazione in vista delle presidenziali Usa.