Scenario Italia, fisco: crescono le entrate
Nei primi mesi del 2024 il gettito fiscale aumenta e garantisce margini più ampi per la manovra economica da definire nei prossimi mesi. Continua il confronto con l’Ue sul nuovo Piano Strutturale di Bilancio da chiudere entro metà mese
Quasi venti miliardi in più nelle casse dello Stato. I dati rilasciati dal Ministero dell’Economia sulle entrate tributarie tra gennaio e luglio fanno segnare un aumento pari a oltre diciannove miliardi di euro rispetto allo stesso periodo del 2023 (+6,2 per cento). Un aumento che potrà contribuire a finanziare la prossima manovra, anche se, ha fatto sapere il Ministero, “la cifra è vicina a quella già prevista”. Intanto i prossimi giorni saranno decisivi per la stesura del Piano strutturale di bilancio, il nuovo strumento europeo di programmazione finanziaria che il Governo invierà alla Commissione europea nelle prossime settimane.
Mattarella: “Europa incompiuta, ma è un’opportunità unica”. Intervenuto al Forum Ambrosetti di Cernobbio, il Capo dello Stato ha sottolineato il ruolo cruciale dell’Unione europea negli ultimi anni, rimarcando le “politiche coraggiose sul debito con Next Generation Ue”. Allo stesso tempo, proprio riguardo al debito pubblico, Mattarella ha richiamato l’attenzione sulla situazione dell’Italia, che “ha pagato più interessi di Francia e Germania insieme, nonostante sia un pagatore affidabile”. “Non è un invito a trascurare il debito”, ha specificato il Presidente della Repubblica, “ma a completare l’edificio finanziario europeo”.
Il Comitato di Vigilanza di Meta si espone sui contenuti pro-Palestina censurati dal social. Da settembre, come riportato da The Washington Post, Meta avrebbe modificato le linee guida sulla censura dei contenuti legati al conflitto in Medio Oriente, consentendo l’uso della frase “from the river to the sea”, associata a un brano pro-Palestina. La decisione, basata su un’analisi del comitato di vigilanza, ha suscitato polemiche nelle comunità ebraiche. Ucraina e UK intanto hanno firmato uno dei primi accordi commerciali digitali al mondo, il Digital Trade Agreement, per sostenere le loro economie colpite dall’invasione russa.