Scenario Italia, il G7 di Capri si chiude guardando alla crisi in Medio Oriente
L’incontro tra i ministri degli Esteri del G7, focalizzato sui conflitti in atto in Ucraina e Medio Oriente, va verso una posizione unanime di condanna dell’attacco iraniano a Israele e di richiesta di una “de-escalation” a Gaza
“Invitiamo tutti i protagonisti di questa complicata situazione alla prudenza”. Le parole del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, chiudono i lavori della seconda giornata del G7 Esteri a Capri, dove si è discusso in particolare di Medio Oriente e Ucraina guardando alle soluzioni per una distensione dei conflitti. Nonostante la risposta di Israele all’attacco iraniano, la posizione unanime del G7 sarà quella di chiedere una de-escalation delle ostilità. Sul fronte ucraino, invece, si è tenuto un bilaterale tra Tajani e l’omologo Kuleba, nel quale sono state discusse le misure pratiche per aiutare l’Ucraina a rafforzare la propria difesa aerea.
“Lavoriamo per la stabilità del debito”. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, tranquillizza i mercati dopo le stime al ribasso rilasciate dal Fondo Monetario Internazionale. I conti dell’Italia, ha spiegato Giorgetti, scontano “l’effetto relativo al Superbonus, che ha stravolto deficit e debito”. Del resto anche il governo ha rivisto al ribasso le stime, prevedendo un incremento del Pil intorno all’1 per cento. “Considerando che il Fondo è prudente e storicamente tende a sottostimare le previsioni per l’Italia”, ha commentato Giorgetti, “ciò mi conforta perché vuol dire che la nostra previsione è perfettamente realistica”.
Conflitto Iran-Israele: le fake news costruite con AI influenzano la narrazione. In seguito all’attacco del 13 aprile, sono comparsi su X molti contenuti e account falsi o realizzati con Intelligenza Artificiale che in poche ore avrebbero ottenuto più di 37 milioni di visualizzazioni. Come riportato da POLITICO, il gruppo hacker russo “Doppelganger” avrebbe acquistato alcuni account Facebook per influenzare le elezioni europee di giugno. Intanto secondo il The Guardian, la Commissione Ue avrebbe richiesto a ByteDance, azienda proprietaria di TikTok, di presentare uno studio sull’impatto dell’app sui bambini dopo l’introduzione in Spagna e Francia dell’opzione Lite.