Pmi, professionisti in affitto per abbattere i costi
Si sta diffondendo anche in Italia una pratica, già ampiamente sperimentata nei Paesi anglosassoni, che potrebbe dare nuove prospettive alla professione del comunicatore.
È ormai una prassi per i direttori finanziari e si chiama Cfo Service, ossia l’affitto per un periodo determinato di un professionista che supporti l’imprenditore e l’impresa con competenze specialistiche di altissimo livello in momenti di emergenza o che richiedono esperienze poliedriche.
E se non ci si può permettere l’assunzione di un Cfo, si può goderne alcune ore la settimana per impostare un programma o gestire una emergenza finanziaria.
Questo può valere anche per i comunicatori, visto che sempre più si richiedono interventi su misura, iperspecialistici e non progetti a lungo termine.
La crisi del 2008 ha accelerato il processo. Ad accelerare negli Stati Uniti questo sviluppo della professione è stata la crisi finanziaria del 2008. Aziende che si sono sempre basate sulle concessioni di prestiti da parte degli istituti di credito si sono viste chiudere i rubinetti, impegnate a cercare strumenti di finanza creativa certamente non alla portata di tutti.
Da qui la ricerca di un Cfo abile e competente, uno stratega lungimirante, il cui compito principale è quello di fornire consulenza su una vasta gamma di questioni e abilità nelle strategie e nella creazione di valore.
Eppure la maggior parte delle piccole e medie imprese (Pmi) sono spesso bloccate, incastrate tra il bisogno di professionisti finanziari per fare un upgrade nella gestione e nell’incremento dei risultati di business, e l’impossibilità di assumere un dirigente finanziario a tempo pieno. E così è anche per i comunicatori.
Il professionista part time costa meno. Qual è la soluzione a questo dilemma? Inserire un professionista part time. Questo rapporto offre molti vantaggi e pochi inconvenienti per la piccola azienda. Un Cfo part time offre alle aziende l’opportunità di avere un professionista di alto livello, con una forte esperienza aziendale, magari internazionale, e allo stesso tempo uno spiccato spirito imprenditoriale, il tutto per una frazione del costo di un dirigente a tempo pieno. Le Pmi beneficiano in questo modo della profonda esperienza di un professionista, senza dover sostenere le spese inutili di una posizione a tempo pieno.
Questi servizi si chiamano Cfo Service e, come al solito, sono nati in America quasi 10 anni fa. In Italia solo da pochi anni alcuni soggetti hanno iniziato a farsi avanti per coprire questo buco di mercato. Nelle grandi aziende, infatti, il Cfo è già in casa, un direttore che spesso diventa amministratore delegato dell’azienda.
Super manager a portata delle Pmi. Ma le Pmi cosa possono fare? Per queste ultime si prospettano due possibilità: svolgere la funzione finanziaria in-house, attraverso le proprie competenze e qualche risorsa interna che ha studiato la materia, o affidarsi ai part time Cfo, o virtual Cfo, soggetti qualificati, con un esperienza alle spalle in grandi corporation.
Lo stipendio medio di un Cfo a tempo pieno in aziende di medie dimensioni varia infatti dai 94.250 ai 175.750 dollari, mentre lo stesso servizio portato avanti da un partner di B2bCfo, la più importante società di Cfo Service in America con più di 100 associati e oltre 750 aziende clienti, costa dai 300 ai 400 dollari al mese. I conti vengono da sé.
Per alcune ore e/o giorni alla settimana, le piccole e medie aziende si possono permettere manager che non avrebbero mai potuto raggiungere con un normale recruiting e uno stipendio annesso. Un modello che presto sarà allargato ai professionisti della comunicazione. E, perché no, anche ai responsabili delle risorse umane.