Scenario Italia, Draghi si dimette ma il Quirinale media
Il Capo dello Stato respinge le dimissioni di Mario Draghi e lo invita a ricomporre le fratture della maggioranza all’interno del Parlamento. Le comunicazioni ci saranno mercoledì, intanto i partiti riflettono
La maggioranza di unità nazionale che ha sostenuto questo governo dalla sua creazione non c’è più”. Con queste parole Mario Draghi ha comunicato, prima al suo governo e poi al Quirinale, l’intenzione di lasciare Palazzo Chigi dopo la scelta del Movimento 5 Stelle di non partecipare al voto di fiducia in Senato. Il Presidente Mattarella ha però invitato Draghi a recarsi in Parlamento per rendere comunicazioni alle Camere, la sede propria dove definire il futuro dell’esecutivo. In quella sede si potrebbe trovare un’alternativa per evitare le elezioni.
Le reazioni dei partiti. Subito dopo gli eventi di ieri hanno iniziato ad aprirsi diversi scenari. Da un lato c’è la possibilità di andare subito ad elezioni, come è stato chiesto dal Fratelli d’Italia. Più cauti Lega e Forza Italia, che dichiarano di non essere preoccupati dalle urne ma riconoscono la delicatezza del momento. Dell’avviso opposto invece il Partito Democratico e Italia Viva, che spingono per la conferma di Draghi in questa formula o al massimo con una nuova configurazione dei ministeri. Il terzo scenario è quello di un nuovo governo tecnico guidato da una figura diversa da Draghi per portare a termine la legislatura.
I commenti in Rete. La crisi di Governo ha generato interesse e dibattito anche sulla Rete, con il Presidente del Consiglio al centro di oltre 40 mila conversazioni online solo nella giornata di ieri. Su Twitter, il segretario PD Enrico Letta ha auspicato che “il Parlamento confermi la fiducia al Governo Draghi”, mentre la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha utilizzato i canali social per chiedere di tornare al più presto alle urne. Favorevole all’ipotesi di un Draghi Bis il leader di Italia Viva Matteo Renzi, che ha promosso su Facebook una petizione per sostenere la permanenza di Draghi a Palazzo Chigi.