Scenario Italia, cento giorni di guerra: la Russia controlla un quinto del territorio ucraino
In mano russa quasi l’intero Donbass. I sindaci riuniti ucraini a Kiev: “Siamo noi a tenere in piedi le città sotto assedio”. Zelensky: “Deportati in Russia 200.000 bambini, svuotati orfanatrofi”
A cento giorni dall’inizio del conflitto, le forze russe controllano un quinto del territorio ucraino: quasi 125.000 km quadrati del Paese si trovano sotto il giogo degli occupanti. Lo ha detto il Presidente Volodymyr Zelensky. Sono 2.603 gli insediamenti controllati dal nemico: “quasi l’intero Donbass è devastato”, è il commento rilasciato dal Presidente. Entra intanto in vigore oggi il sesto pacchetto di sanzioni annunciato lo scorso 4 maggio dall’Unione Europea a carico di Mosca. Tra le misure l’embargo al petrolio russo. Fuori dalla black list il patriarca di Mosca Kirill.
Festa del 2 giugno, parata delle forze armate per celebrare la Repubblica Italiana. Hanno sfilato per la prima volta insieme a militari e forze armate anche gli uomini e le donne impegnati nelle professioni sanitarie. “La Repubblica – ha detto il presidente Sergio Mattarella – è impegnata a costruire condizioni di pace e le sue Forze Armate, sulla base dei mandati affidati da Governo e Parlamento, concorrono a questo compito”. Con il Capo dello Stato il premier Mario Draghi, i presidenti di Camera e Senato Casellati e Fico, e il ministro della difesa Guerini.
Al termine del summit straordinario di Bruxelles, la Commissione europea sembra aver trovato un accordo sull’embargo del petrolio. Il compromesso prevede il blocco di due terzi delle importazioni del greggio russo via mare, fatta eccezione per i flussi che arrivano attraverso gli oleodotti. D’altro canto, resta ancora aperta la questione del blocco del grano che sta provocando una grave carestia soprattutto in Africa e nel Medio oriente. In rete, ci si concentra sul conflitto in corso e sul gesto di protesta verificatosi al Louvre di Parigi.