Scenario Italia, il Governo trova l’accordo con Bruxelles sul Pnrr
L’intesa tra il Ministro per gli affari europei Raffaele Fitto e la Commissione è basata sul trasferimento di 519 milioni di euro dalla terza alla quarta rata, ma l’importo complessivo per il 2023 resta invariato.
La tranche da 18,5 miliardi di euro sarà confermata entro due settimane. ”Il Governo individua una soluzione che consentirà di incassare i 35 miliardi nel 2023”: così in una nota di Palazzo Chigi il Governo conferma l’accordo raggiunto con Bruxelles. La svolta è arrivata grazie allo slittamento dell’obiettivo sugli alloggi per studenti, che trasformandosi da target a milestone implicherà la necessità di realizzare i 60mila alloggi entro giugno 2026. Segnali di rassicurazione sono arrivati anche dal Commissario europeo Paolo Gentiloni, che ha garantito un lavoro comune anche per le modifiche necessarie all’erogazione della quarta rata.
Inflazione: il ministro Adolfo Urso lavora all’intesa con i grandi distributori. “Evitare che l’inflazione diventi strutturale”: è questo l’obiettivo dichiarato dal ministro per le Imprese e il Made in Italy. Nei prossimi giorni si cercherà un accordo con le aziende della grande distribuzione, con l’obiettivo di definire prezzi calmierati per i beni di maggiore consumo. Sebbene nel mese di giugno l’Istat abbia certificato una “netta decelerazione” del tasso di inflazione rispetto ai mesi precedenti, Urso ha espresso preoccupazione per una discesa che non è ancora abbastanza rapida e che dovrà accelerare nelle prossime settimane.
Donald Trump annuncia su Truth Social di essere indagato per l’assalto al Congresso. L’ex Presidente degli Stati Uniti ha comunicato di aver ricevuto una lettera che lo invita a fare rapporto al Grand Jury entro quattro giorni. L’Unione europea ha chiesto agli Usa di adottare un approccio comune per la regolamentazione dell’AI. Il Cremlino vieta ai dipendenti statali di utilizzare prodotti Apple per il timore di intercettazioni, mentre a Praga viene inaugurato un polo per sostenere i media indipendenti russi e bielorussi che lavorano in Europa. Reddit rischia una sanzione da Mosca per non aver rimosso contenuti critici nei confronti dell’esercito.