Elezioni Romania, Iohannis ha vinto grazie a Facebook
Sono passati quattro anni dalla Primavera araba dei tweet ed ecco che torna la potenza dei social network nell’orientare un voto elettorale.
Siamo in Romania, dove a sorpresa, il 16 novembre, il sindaco conservatore di origine tedesca di Sibiu (155 mila abitanti) in Transilvania, Klaus Iohannis, ha battuto il giovane socialista primo ministro in carica, Victor Ponta, alle elezioni per la presidenza della Repubblica.
Un risultato inatteso che ha rovesciato tutti gli exit poll e i sondaggi della vigilia, come ormai accade in quasi tutte le tornate elettorali in Europa.
IL RISULTATO FINALE? FACEBOOK DECISIVO. Secondo molti osservatori, Facebook è stato determinante perché ha amplificato la delusione degli oltre 4 milioni di romeni residenti all’estero per l’atteggiamento di Ponta nei loro confronti. E proprio attraverso i social network migliaia di emigrati hanno condizionato ampie fasce di voti in patria, contribuendo a modificare radicalmente il risultato del primo turno, quando Ponta aveva battuto Iohannis con 10 punti percentuali di vantaggio.
«Ponta ha fatto un grande errore nell’ostracizzare gli espatriati rumeni. Il principale risultato non è stato necessariamente il voto degli emigrati, ma l’attivarsi di una solidarietà verso di loro dagli elettori in Romania», ha spiegato Sergiu Miscoiu, un analista del think tank Cespri.
IOHANNIS CONQUISTA 230 MILA FAN IN SETTE GIORNI. Il tam tam social da Italia e Spagna (oltre 2 milioni di expat su circa 3,5 nel mondo) si è sommato alla brillante campagna di Iohannis, che ha raccolto più voti mediante un uso più efficace di Facebook rispetto a Ponta, nonostante il supporto di due importanti consulenti.
Il leader conservatore, infatti, ha aggiunto più di 230 mila nuovi fan su Facebook nella sola ultima settimana prima del voto, contro i 55 mila di Ponta, superando con oltre 830 mila (circa 300 mila da fuori la Romania) like nella sua pagina i 716 mila (70 mila expat) del primo ministro in carica. E il risultato appare tanto più straordinario se si considera (vedi tabella sotto) che Ponta ha inaugurato la sua presenza sul social nel 2011, mentre Klaus è approdato su Facebook solo pochi mesi fa.
L’APPELLO AI CITTADINI RUMENI ALL’ESTERO. I team di comunicazione di entrambi i candidati sono stati molto attivi durante la campagna. Gli spin doctor di Ponta, meno fantasiosi, hanno postato foto del primo ministro con la sua famiglia al seggio, hanno lanciato messaggi elettorali e fatto richiami all’unità del Paese.
Il team di Iohannis invece ha postato un appello video il giorno delle elezioni, puntando sull’orgoglio dei cittadini rumeni all’estero, chiamandoli al voto, mentre su Twitter rimbalzavano gli hashtag #yeslavot (sì al voto), #diasporavoteaza e #alegeri2014 (elezioni2014).
LA ROMANIA CONTA 7,5 MILIONI DI ISCRITTI AL SOCIAL. La Romania è tra gli ultimi, ma più entusiasti Paesi che si sono affacciati a Facebook. Nel 2009, si registravano 110 mila user. A fine 2010, quasi 2 milioni. Nel 2012, oltre 5 milioni. Nel 2013, circa 7 milioni. Oltre 7,5 milioni oggi su 20 milioni di abitanti. La maggior parte nella fascia tra i 15 e i 50 anni, quella degli elettori.
Ogni mese, circa 4 milioni di utenti usano pagine del Facebook rumeno. «Nella prima metà di quest’anno, i circa 9 milioni che hanno letto e partecipato in pagine rumene erano stranieri. Un numero più alto degli user residenti in Romania», ha spiegato Andrei Stefan, managing partner di Facebrand.
E non sui principali network editoriali, ma proprio sulla sua pagina Facebook, il 17 novembre, Ponta ha concesso a sorpresa la vittoria al suo rivale. «Grazie a tutti, sta per iniziare un’altra Romania», è stata la risposta di Iohannis, anche lui nella sua pagina Facebook.