Scenario Italia, Zelensky: “Pronti a trattare ma non accettiamo compromessi sull’indipendenza dell’Ucraina”
Nell’intervista a Porta a Porta il Presidente ucraino ringrazia Draghi e l’Italia per il sostegno e conferma la volontà di sedersi al tavolo delle trattative con Putin
Le parole rilasciate da Zelensky nell’intervista a Bruno Vespa confermano la volontà dell’Ucraina di non uscire dal conflitto rinunciando alla sovranità sui territori contesi. “Siamo tutti uniti sull’obiettivo di ripristinare l’integrità territoriale dell’Ucraina” – ha detto Zelensky facendo riferimento alla compattezza del fronte occidentale contro Putin. Pur confermando la disponibilità a trattare con la Russia, il Presidente ucraino ha anche ribadito che non c’è alcuna intenzione di riconoscere l’indipendenza della Crimea, che “è sempre stato territorio ucraino”, e di accettare i compromessi proposti dalla Russia.
Draghi: “Acceleriamo lo sviluppo dell’energia rinnovabile per migliorare la sostenibilità del nostro modello produttivo”. Anche l’intervento di Mario Draghi al forum “Verso Sud” di Sorrento si lega al conflitto. Il premier ha richiamato l’attenzione alla necessaria diversificazione degli approvvigionamenti energetici per far fronte alla crisi. Intanto il Senato ha confermato ieri la fiducia sul maxiemendamento al decreto Ucraina bis. Il provvedimento, che ora passerà alla Camera, ha l’obiettivo di contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina attraverso misure di sostegno a famiglie e imprese.
La compagnia energetica ucraina Gtsou ha chiuso i rubinetti dello snodo Sokharanivka, a causa dell’occupazione russa dell’area, mettendo in allarme i Paesi europei. Intanto, l’adesione della Finlandia alla Nato è sempre più vicina. La guerra in Ucraina, infatti, ha preoccupato Helsinki, che si dice pronta a rinunciare alla sua storica neutralità. Nelle Filippine, Marcos Jr, con il 90 per cento delle schede scrutinate, ha raccolto oltre 30 milioni di voti, ottenendo la vittoria. Intanto nel mondo si sperimentano nuovi approcci allo smartworking. In rete rimane alta l’attenzione sul conflitto e le Bigtech e si intensificano il supporto agli ucraini.