Scenario Italia, l’esordio di Giorgia Meloni al Consiglio europeo: “Molto soddisfatti degli obiettivi raggiunti”
Il meeting di Bruxelles si conclude con l’accordo dei Paesi membri riguardo la tassazione minima per le multinazionali, l’assistenza macrofinanziaria all’Ucraina e l’approvazione del PNRR ungherese
Il primo Consiglio europeo del Governo Meloni. Mentre l’Unione europea è alle prese con lo scandalo “Qatargate” a Bruxelles si è svolto l’ultimo Consiglio europeo del 2022. Al centro del meeting tra i capi di governo dei Paesi membri lo stanziamento di nuovi aiuti all’Ucraina per 18 miliardi di euro e l’approvazione di un ampio pacchetto legislativo che prevede la tassazione minima al 15% per le multinazionali. Anche sul tema del tetto al prezzo del gas i leader hanno dato mandato al Consiglio europeo dell’Energia di lunedì prossimo di individuare un accordo sul meccanismo di correzione del mercato, con una soglia che dovrebbe essere definita tra i 160 e i 220 euro.
Incassato il parere positivo della Commissione sulla finanziaria, prosegue il confronto in Parlamento. Con il disco verde di Bruxelles alla legge di bilancio italiana, salvo alcuni accorgimenti segnalati dalla Commissione, il governo punta a chiudere la partita nei prossimi giorni con il definitivo passaggio parlamentare. Dopo un confronto interno con il Ministro Giorgetti, la maggioranza ha individuato già circa 60 emendamenti “supersegnalati” da sottoporre al vaglio del Parlamento. Anche alle opposizioni il governo ha chiesto di limitare gli emendamenti a 150. Con questi numeri l’obiettivo è di approvare la manovra entro il 23 Dicembre.
Nelle proteste in corso in Iran, un ruolo centrale è giocato dal web e dai social media, strumenti utili a diffondere informazioni e agevolare l’organizzazione dei raduni dei manifestanti. Anche per questo, le autorità ricorrono a frequenti interruzioni dell’accesso a Internet in tutto il Paese. Sul fronte del conflitto russo-ucraino, Kiev accusa i vertici di Twitter di oscurare i contenuti sulla guerra a causa di presunte tensioni tra il Presidente Zelensky e il Ceo Elon Musk. Alcuni documenti interni a Twitter rivelano inoltre l’esistenza, in passato, di un team di dipendenti incaricato a controllare in segreto i contenuti in circolo sulla piattaforma per impedire la diffusione di tweet e argomenti sfavorevoli.