Scenario Italia, Draghi a Confindustria: un patto tra le parti sociali, per la crescita del Paese
Il Presidente del Consiglio conquista la platea degli industriali parlando della crescita economica e proponendo di lavorare a una prospettiva condivisa
Mario Draghi conferma il consenso della parte produttiva del Paese in una delle sue poche uscite pubbliche. L’Assemblea di Confindustria, chiusa dal discorso del Presidente Carlo Bonomi, ha fatto infatti registrare un sostegno importante per l’operato del Governo ed entusiasmo per i dati che vedono un rialzo del PIL oltre le aspettative. Draghi ha auspicato un “patto economico, produttivo, sociale del Paese”, che definisca una “prospettiva economica condivisa”. L’invito è alla collaborazione con tutte le parti sociali e al mantenimento di buone relazioni industriali: “Bisogna mettersi seduti tutti insieme”, ha chiosato il premier.
Intanto, poche ore fa, lo stesso Presidente del Consiglio ha firmato un Dpcm che pone fine allo smart-working generalizzato nelle Pubbliche amministrazioni. Secondo quanto previsto dal provvedimento infatti, la modalità ordinaria di lavoro tornerà ad essere in presenza dal prossimo 15 ottobre e sarà compito delle stesse Pubbliche Amministrazioni assicurare che il ritorno in ufficio avvenga nel rispetto delle misure anti contagio. Il rientro, graduale, avverrà secondo le modalità stabilite tramite successivi provvedimenti del Ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta.
La settimana è stata scossa dai riverberi del Patto di sicurezza Aukus che ha creato grossi malumori in Cina e Francia, e rassicurato, d’altro canto, i Paesi dell’area indo-pacifica che temono lo strapotere di Pechino. All’Assemblea generale dell’ONU, Xi e Biden esortano alla cooperazione ma la eco di Aukus rimanda a nuovi equilibri geopolitici. Dal Financial Times, Stiglitz ricorda che senza un approccio nuovo alla gestione macroeconomica, più flessibile e più ponderato, la coesione sociale è a rischio. Sulla rete protagonisti gli atleti di Tokyo 2020 ricevuti dal Capo dello Stato.