Esce “Fare belle le città”, il secondo numero di Comprendere
Transizione energetica, emergenza climatica e intelligenza artificiale stanno ridisegnando il volto delle città che, da aggregato fisico a non luogo fino a crocevia di esperienze, sono in continua evoluzione e non solo grazie alle tecnologie o alle nuove sfide dell’architettura e dell’ingegneria strutturale. Nasce da questa riflessione “Fare belle le città”, il secondo numero di Comprendere, la rivista quadrimestrale coordinata dal Professor Giulio Sapelli e curata da Comin & Partners con la direzione di Lelio Alfonso, che si pone l’ambizioso obiettivo di raccontare come viene concepito, organizzato, regolato e progettato, oggi, lo spazio urbano.
In particolare, nella prima parte della rivista, l’architetto e urbanista Antonino Saggio analizza il passaggio dalla città “industriale”, che rispondeva ad un’organizzazione tayloristica del lavoro, alla città “dell’informazione”, dove i processi produttivi non sono più lineari, ma interconnessi e interattivi come i modelli informatici che ne sono alla base. La prima sezione di “Fare belle le città” si chiude con l’intervista doppia ai sindaci di Napoli e dell’Aquila, Gaetano Manfredi e Pierluigi Biondi, che mostra come amministrare il bene comune significhi innanzitutto partecipazione e ascolto.
La seconda parte è invece un viaggio tra le maggiori capitali di Europa, Asia, Africa, Americhe e Oceania ̶ da Parigi a Genova, da Tokio a Toronto, solo per citarne alcune ̶ per analizzare divari e differenze nel processo di urbanizzazione.
Infine, la terza sezione della rivista vede l’autorevole contributo, tra gli altri, dell’economista Renato Brunetta, in veste di presidente della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità, e di Giampiero Massolo, presidente di ISPI (Istituto per gli studi di politica internazionale). Brunetta identifica nella città lagunare il simbolo di una lotta che può essere vinta, grazie al successo del Mose e alla sua capacità di convivere con eventi di portata epocale. Massolo, invece, sottolinea l’importanza delle grandi manifestazioni quali strumenti in grado di mobilitare verso le città ospitanti ingenti risorse economico-finanziarie e garantire loro una visibilità superiore all’ordinario.
“Il problema della città è un problema determinante, che ha sempre guidato la comprensione della trasformazione delle grandi ere, non solo della storia concreta degli insediamenti umani stabili territoriali, ma altresì della riflessione intellettuale sui medesimi”, ha dichiarato il Prof. Giulio Sapelli. coordinatore scientifico di Comprendere. “Non potevamo, quindi, non dedicare questo secondo numero alle città intese come polis, quale che siano le loro dimensioni, ambizioni, contraddizioni e sogni. Tra bellezza e sfida alla bellezza: perché anche di questo ci occupiamo nelle pagine della rivista, in una riflessione severa e piena di speranza”.
“’Fare belle le città’ è dedicato all’urbanesimo del domani di fronte alle sfide dell’oggi”, ha commentato Lelio Alfonso, direttore responsabile di Comprendere e socio di Comin & Partners. “Parlare di smart city non basta più. L’estetica attrae, ma deve essere funzionale. La sostenibilità attraversa il recupero delle aree, senza dimenticare il ripensamento delle economie e dunque degli investimenti finanziari ai progetti su larga scala. Anche per questo, nel focus dedicato all’Italia, emerge l’incredibile potenziale di come il Bel Paese possa diventare il Bel Vivere, unendo caratteristiche uniche quali cultura e storia a bellezza e funzionalità”.