skip to Main Content
Neuromarketing

Pokémon Go, il marketing non sarà più lo stesso

Il boom inatteso di Pokémon Go, l’applicazione di realtà aumentata che permette di dare la caccia ai famosi mostriciattoli tramite il nostro smartphone, si presta a numerose interpretazioni, che vanno ben oltre le consuete analisi sociologiche.
Ha sicuramente destato sconcerto in molti di noi la vista di nutriti gruppi di giovani (e meno giovani) alla spasmodica ricerca di Pokémon nei luoghi più disparati: parchi pubblici, riserve naturali, quartieri cittadini, addirittura zone a rischio o memoriali storici.

pokemon

Un potenziale immenso. La Stampa ha raccontato le storie più curiose in cui sono stati coinvolti cacciatori di Pokémon non troppo avveduti, come quella dei due adolescenti canadesi che non si sono resi conto di aver attraversato il confine con gli Stati Uniti.
Per non parlare delle critiche piovute su quanti hanno trascurato gli impatti sulla propria incolumità o la delicatezza di certi luoghi: mi riferisco agli appelli rivolti, per esempio, dai gestori della centrale nucleare di Fukushima, da un’associazione che si occupa di campi minati in Bosnia-Erzegovina e dai responsabili di siti storici quali Auschwitz e il cimitero militare di Arlington.
Episodi che fanno riflettere sull’immenso e ancora sottovalutato potenziale degli smartphone che stringiamo per gran parte della nostra giornata: non solo strumenti di comunicazione, ma anche una lente tramite la quale trasformare la realtà che ci circonda e rendere un’attività banale come una passeggiata un’appassionante caccia all’ultimo Pokémon.

Leggi tutto
Neuromarketing

Aziende, non trascurate le relazioni esterne

Ingaggiare in modo efficace gli stakeholder non è solo l’obiettivo professionale di ogni buon comunicatore d’impresa, ma anche un obiettivo di business fondamentale per un’azienda.
È quanto emerge dal quinto sondaggio di McKinsey sulle Relazioni esterne, pubblicato a luglio 2016 dalla nota società di consulenza.

linux8

La consultazione online ha coinvolto oltre 1.300 rappresentanti dei vertici aziendali operanti in una vasta gamma di settori e aree geografiche e fornisce uno spunto interessante sulla percezione dell’importanza degli stakeholder esterni per il successo della propria azienda.
Troppe volte rischiamo infatti di concordare in linea teorica sull’influenza esercitata da soggetti terzi quali i decisori pubblici e dal contesto normativo nel quale si inseriscono i nostri obiettivi di business, senza però dare seguito concreto a tale valutazione.

Leggi tutto
Neuromarketing

È il bello del live: tutti a caccia delle dirette social

Una volta si diceva «il bello della diretta» per indicare quel mix di calibrata improvvisazione e gusto per l’imprevedibilità che contraddistingue una trasmissione televisiva non registrata.
Il “live” ha chiaramente un fascino che qualunque tipo di prodotto preconfezionato non ha: pensiamo al concerto del nostro cantante preferito, a un fatto di cronaca colto per caso in una registrazione, a un evento artistico tenuto in una location irripetibile o a un grande appuntamento sportivo.

FacebookLivestreaming

Il ruolo crescente dei social media, anche in questo caso, è un fattore che ha contribuito a modificare il nostro concetto di “live”, abbattendo le barriere e permettendo a migliaia (quando non a milioni) di utenti di essere spettatori anche tramite lo schermo di uno smartphone o di un tablet.

Leggi tutto
Neuromarketing

Innovazione e tradizione, così comunica il Vaticano

Un anno di profondi cambiamenti, sancito da due nomine che hanno fatto il giro del mondo. Per qualsiasi comunicatore è estremamente interessante analizzare il modo in cui una delle istituzioni più antiche al mondo, la Chiesa Cattolica, sta affrontando le sfide poste da una comunicazione che cambia in modo radicale e imprevedibile.

2016 008 pf

Cogliere il cambiamento non vuol dire snaturarsi o rinnegare il proprio approccio precedente: sarebbe un atteggiamento difficile da applicare all’interno delle Mura vaticane e francamente nessuno si aspetterebbe qualcosa di simile da parte di un’istituzione che ha fatto della continuità nel rinnovamento uno dei propri maggiori elementi distintivi.

Leggi tutto
Neuromarketing

Sondaggisti inaffidabili? La svolta è nella Rete

Di Brexit si è discusso ampiamente in tutte le sedi e attraverso tutti i mezzi di comunicazione.
I leader dell’Ue hanno reagito con fermezza alla decisione del popolo britannico di porre fine alla loro partecipazione al progetto europeo, mentre la leadership politica di Londra sembra essersi resa conto in ritardo delle drammatiche conseguenze del referendum.

euro-news-3251746-576667f601f3b

In un contesto così teso e imprevedibile, il ruolo dei mezzi di informazione quali “interpreti” di una realtà che nemmeno i migliori esperti sono in grado di inquadrare efficacemente è cruciale.

Leggi tutto
Neuromarketing

Comunicare la cultura? Una sfida da 78 miliardi

Stiamo attraversando in questi giorni un momento di svolta dagli esiti tuttora imprevedibili.

Per la prima volta nella sua storia, l’Unione europea viene messa in discussione da un governo che fa un passo indietro e rinuncia alla membership a seguito di un referendum consultivo.
Quella che abbiamo imparato a chiamare Brexit appariva inizialmente come una remota possibilità promossa da una frangia minoritaria della popolazione, ma si è tramutata inaspettatamente in una scelta che, a breve, dovrà essere formalizzata attraverso il ricorso a un articolo dei Trattati mai applicato.

13DOWD1-web-articleLarge

Leggi tutto
Neuromarketing

Rammendare le periferie? Senza web ogni sforzo è vano

In questi mesi si è molto discusso di elezioni amministrative e di governo delle città.
Lasciando da parte le inevitabili interpretazioni politiche di quanti hanno guardato a queste consultazioni più come a un test di tenuta del governo che a una sfida sui programmi e sulle proposte di policy, mi piacerebbe concentrarmi sui dati più significativi che emergono dalle urne.

A ridosso del voto di domenica scorsa che ha sancito il successo del Movimento 5 Stelle con Virginia Raggi a Roma, Lettera43.it ha pubblicato un’interessante analisi di Alberto Bellotto sulle mappe del voto nei principali centri urbani.

14115583535_614250a0fc_b

Foto di Piero Donadeo

Leggi tutto
Neuromarketing

Avaaz, la lobby 2.0 dà scacco alle multinazionali

La pressione sulle istituzioni per avere un impatto sui processi decisionali non avviene esclusivamente nei corridoi dei palazzi.

La società contemporanea, digitalizzata e disintermediata, consente infatti di attivare una molteplicità di canali offline e online, che permettono una mobilitazione capillare e sorprendentemente efficace dei cittadini.

12620508464_ac5aa0c4d7_b

Da sempre si sostiene che l’interesse di singoli attori dotati di abbondanti risorse è inevitabilmente destinato a neutralizzare l’interesse contrario di una molteplicità di soggetti disorganizzati.

Una moltitudine numericamente forte, che non è però in grado di parlare con una voce sola e di presentare la propria proposta in modo articolato e conciso.
Il lavoro dei lobbisti è proprio questo: raccogliere il punto di vista di un operatore economico o di un’associazione e trasformarlo in un documento sintetico e facilmente trasmettibile al decisore pubblico.

Il web consente ora anche a migliaia di cittadini di condensare in pochi punti chiari e definiti la propria posizione rispetto a un determinato tema.

Leggi tutto
Neuromarketing

Facebook decide le top news dei media globali?

Chi di noi non ha un profilo Facebook? Tanti di noi utilizzano il social media di Menlo Park anche come una sorta di rassegna stampa a portata di mano, che permette di scorrere in un clic il flusso delle news e di essere aggiornati all’istante.

14425961703c9a98f3_25334900

Niente a che vedere con la lettura mattutina dei quotidiani, che a mio parere rappresenta un momento fondamentale anche in piena era digitale. Sia che si svolga sulla copia comprata dall’edicolante o grazie all’edizione “recapitata” sul nostro i-Pad, dovrebbe essere una componente irrinunciabile della giornata: serve a inquadrare le vicende in modo meno episodico, seguendo il filo rosso che determina la scansione dei vari argomenti e l’impaginazione complessiva del quotidiano.

Zuckerberg e la censura dei giornali conservatori. I quotidiani costituiscono inoltre una fonte certa di informazioni, verificate e attendibili. Anche se diciamo meno di frequente rispetto al passato «l’ho letto sul giornale» per dimostrare la validità di una nostra argomentazione, è dalla stampa tradizionale che possiamo tuttora trarre la miglior fonte di legittimazione di una presa di posizione. Allo stesso tempo, sono le redazioni dei giornali a decidere la rilevanza da attribuire a un dato tema.

Leggi tutto
Neuromarketing

Come gestire le crisi aziendali? Imparate da Hollande

Una crisi non è solo un fatto imprevedibile che rischia di abbattersi da un momento all’altro sulla nostra azienda. È anche una minaccia che, in forme e modalità diverse, può ricadere su un intero Paese, mettendo a repentaglio la sicurezza dei cittadini.

La scala di pericolosità e la gravità di tali minacce non sono ovviamente paragonabili a quelle che contraddistinguono i rischi per un’impresa: una crisi reputazionale è più gestibile di un attacco terroristico o di un’emergenza militare. Eppure i principi sono simili.

slika-_original-1448621552-1113220

La trasformazione di Monsieur Normal. Pianificazione, attribuzione delle responsabilità, comunicazione trasparente senza inutili reticenze: questi gli ingredienti fondamentali per affrontare una crisi di sicurezza, come si evince analizzando le modalità con cui Francois Hollande ha gestito uno degli eventi più tragici degli ultimi due anni, gli attentati terroristici di Parigi.

Leggi tutto
Back To Top