Proteste e social media… non solo black bloc
È ancora vivo il dibattito sulle proteste milanesi, che hanno approfittato della visibilità dell’inaugurazione di Expo 2015, ma in pochi si sono interrogati sul risvolto comunicativo che le proteste portano con sé.
In una società definita come la «società dei movimenti», la comunicazione riveste un ruolo importante nell’ambito della libertà di espressione e dell’esercizio della protesta politica e sociale.
La diffusione di internet ha reso possibile la creazione di mezzi alla portata di organizzazioni con poche o nessuna risorsa, in grado di presentare senza filtri la propria protesta e le proprie rivendicazioni. I social media hanno accorciato ancora di più lo iato tra i protestanti e gli organizzatori della protesta, rendendo di fatto superfluo il ruolo dell’organizzazione stessa nei flussi comunicativi.