Scenario Italia, la Commissione europea al lavoro sulle modifiche al Pnrr
Il Commissario europeo annuncia le tempistiche per la valutazione delle modifiche e l’erogazione della quarta rata: in poche settimane l’approvazione del nuovo piano, a seguire la richiesta ufficiale della nuova rata.
“Esamineremo le modifiche e daremo una risposta al governo nel più breve tempo possibile”. Il commissario all’Economia Paolo Gentiloni, intervenuto a Bruxelles prima dell’inizio dell’Ecofin, si dice ottimista sui prossimi passi del Pnrr. Pur riconoscendo che le richieste di revisione del governo italiano riguardano circa un terzo degli obiettivi, Gentiloni ha garantito la celerità delle procedure di controllo. In questo modo la risposta arriverà nel giro di poche settimane. A seguire, il governo potrà procedere alla richiesta formale della quarta rata di finanziamento, che sarà valutata dalla Commissione ed erogata entro due mesi.
Materie prime critiche: il ministro Adolfo Urso rilancia l’attività mineraria. “L’Italia possiede 16 delle 34 materie prime critiche identificate dall’Ue ma si trovano in miniere chiuse da anni”. Così il ministro delle Imprese e del Made in Italy ha lanciato la scelta di “riattivare queste potenzialità e riaprire le miniere” per sfruttare risorse strategiche per la difesa, la transizione ecologica e digitale e la produzione di pannelli solari. Il ministro ha quindi annunciato una razionalizzazione del quadro normativo entro fine anno e a quel punto il via libera per le imprese che vorranno presentare i loro progetti di estrazione.
La Bce lancia un sondaggio per la nuova veste grafica delle banconote in euro. Gli utenti potranno esprimere la propria preferenza fino al 31 agosto attraverso un portale dedicato. L’obiettivo del progetto è introdurre nella valuta cartacea caratteristiche anticontraffazione e materiali più ecologici. Nell’ambito del conflitto russo-ucraino, l’Fbi avrebbe condotto verifiche improprie su alcuni account segnalati dall’intelligence ucraina. A Mosca, invece, viene lanciato Ruwiki, un’enciclopedia digitale allineata agli scopi di propaganda del Cremlino. Threads raggiunge 100 milioni di utenti in soli cinque giorni ma aumentano i timori in materia di privacy.