Wikipedia ci insegna come sopravvivere nel web (e non solo)
i professionisti della comunicazione, impegnati nel fascinoso campo del personal branding, capita spesso di essere interrogati sul valore di Wikipedia nella costruzione/ricostruzione dell’immagine di una personalità. Non è raro infatti che si dedichi poca o nessuna attenzione a questa enciclopedia democratica e aperta, salvo quando si scopre, magari segnalato da un cacciatore di teste, che qualcuno – del tutto legittimamente – ha modificato il profilo e il curriculum.
STRUMENTO DI CONOSCENZA E DI POSIZIONAMENTO
Il più delle volte avviene citando a fonti giornalistiche parziali o corrette successivamente. Ma intanto resta sulla Rete la macchia di uno scandalo o di una inchiesta giudiziaria. Vale la pena allora approfondire questo strumento di conoscenza e anche di posizionamento.
UNICO SITO CHE NON PERSEGUE IL PROFITTO NELLA TOP 10
Raramente quando pensiamo al web e ai suoi strumenti riflettiamo sulla longevità e sul successo di Wikipedia. L’enciclopedia digitale, nata nel 2001, sostenuta e ospitata dalla Wikimedia Foundation, un’organizzazione senza scopo di lucro statunitense, dopo quasi 20 anni, è ancora uno strumento molto utilizzato e, spesso, insostituibile. Anche oggi, in un momento così complicato e delicato, quando le promesse della Silicon Valley sembrano meno dorate di prima, Wikipedia continua a brillare rimanendo l’unico sito che non persegue il profitto nella top 10 e uno dei pochi nella top 100.
UNA STABILE E LONGEVA AFFERMAZIONE
Ma cosa è che ha reso Wikipedia così longeva? Quale è la ricetta del suo successo? Vale la pena approfondire i suoi meccanismi e il suo funzionamento per comprendere quali sono le caratteristiche necessarie che hanno reso possibile la sua stabile affermazione nella quinta dimensione.
OGGI CALA FACEBOOK E SALE LINKEDIN
Sono stati, nel corso del tempo, tantissimi i social, le piattaforme e gli strumenti sul web che hanno visto picchi di reputazione e di user, ma sono spesso state soppiantati dall’avvento di nuovi mezzi. Basti pensare a Facebook, social indiscusso negli Anni 2000, che ha clamorosamente perso appeal negli ultimi anni a causa dell’affermarsi di Instagram. All’inverso, invece, si pensi allo straordinario successo di LinkedIn che, soprattutto in questa fase emergenziale, la sta facendo da padrone. La piattaforma si è infatti attivata per sostenere i settori in prima linea nella risposta al Covid-19. In particolare, LinkedIn ha reso possibile, fino al 30 giugno 2020, per aziende e organizzazioni del settore sanitario, supermercati, magazzini e organizzazioni no-profit di soccorso la pubblicazione gratuita di nuovi annunci di lavoro.
I PROBLEMI A WIKIPEDIA NON MANCANO
Dunque ciò che risulta evidente è che, nonostante la continua mutevolezza che caratterizza il web, Wikipedia è riuscita a rimanere un punto fermo per molti utenti. Questo, badi bene, non significa che Wikipedia sia perfetta, anzi. I suoi problemi sono discussi in modo molto dettagliato, proprio su Wikipedia stessa, spesso in forum dedicati all’autocritica che probabilmente rappresentano la sua forza. Inoltre, come il resto del mondo tecnologico, il sito soffre di uno squilibrio di genere; secondo recenti stime, il 90% dei suoi redattori volontari sono uomini. Infine, altro aspetto da non sottovalutare, collaboratori e collaboratrici hanno spesso riferito di frequenti molestie da parte dei loro colleghi, ma l’organizzazione non ha mai esitato a prendere posizione. Anzi, ha ripetutamente preso in mano la situazione con provvedimenti per porvi rimedio.
FONDAMENTALE LA PASSIONE DEI CURATORI VOLONTARI
Un’enciclopedia libera che racchiude tutto il sapere umano, scritta quasi interamente da volontari non retribuiti: ci credete che abbia funzionato? Ebbene sì e questo è potuto accadere, come ricordato in un recente articolo pubblicato su Wired, grazie a due caratteristiche fondamentali di Wikipedia: la sua architettura emozionale e il suo sistema orizzontale. Wikipedia è infatti costruita sugli interessi personali e sulle idiosincrasie dei suoi collaboratori. Sono state le passioni dei curatori a permettere di sviluppare una quantità di nozioni che non ha rivali e ad approfondirle con dettagli esaustivi. Wikipedia ci ha così posti dinnanzi a una incontrovertibile realtà: nessuna conoscenza è davvero inutile e questa si accresce solo se condivisa.
GERARCHIA ORIZZONTALE E AUTOCORREZIONE
La passione e la dedizione infatti non sono le uniche responsabili del successo di Wikipedia: il suo modello orizzontale è stato certamente parte integrante del suo successo. A dimostrarlo è anche il fallimento dei modelli top-down utilizzati dai competitor che non hanno mai raggiunto i risultati sperati. Con pochi contributori, la copertura delle informazioni era a macchia di leopardo e le lacune difficili da colmare. Wikipedia, invece, grazie alla sua gerarchia orizzontale ha permesso di estendere le proprie conoscenze, garantendo così una continua autocorrezione e un continuo scambio di informazioni, pensieri e idee.
MUTARE ADATTANDOSI ALLO SVILUPPO DEL WEB
Un’altra caratteristica di Wikipedia, ricordata anche nell’articolo di Wired, è che questa ha continuato a mutare nel tempo adattandosi allo sviluppo della Rete e dei bisogni delle società. Per esempio le licenze liberali di Wikipedia per i contenuti e la vasta riserva di informazioni di Wikipedia hanno permesso agli sviluppatori di addestrare le reti neurali molto più rapidamente e a basso costo. Per questo, quando si pone una domanda a Siri di Apple o Alexa di Amazon, Wikipedia aiuta a fornire la risposta e quando si cerca su Google una persona o un luogo famoso, Wikipedia spesso informa il “pannello di conoscenza” che appare accanto ai risultati della ricerca.
DIVERSI SPUNTI PER TUTTE LE AZIENDE
In conclusione, l’esempio di Wikipedia ci insegna molto e non solo nel web. Io stesso in Comin & Partners ho prediletto un approccio orizzontale. Il dialogo e lo scambio costante tra collaboratori, esterni e partner, quando alimentato da passione e determinazione, ha dimostrato essere il metodo più efficiente per condurre un’azienda. Insomma, dal web possiamo imparare molto, soprattutto in questo momento in cui, per forza di cose, siamo sempre più digitali.