Per salvare l’informazione concentriamoci sulle local news
di Gianluca Comin
In un mondo sempre più globale e interconnesso in cui le notizie viaggiano in tempo reale scavalcando confini geografici e temporali, le local news continuano a rivestire un ruolo centrale, restando saldamente ancorate a media ritenuti di stampo più tradizionale come tivù e giornali.
Viene ancora dagli Stati Uniti, infatti, l’analisi che riabilita i media locali, in un momento in cui sembra prevalere invece una informazione globalizzata e basata sui social. Secondo un sondaggio del Pew Research Center, il 41% degli intervistati riferisce di affidarsi alle emittenti televisive locali per informarsi sulle notizie del territorio, confermando in tal modo la forte presa di questo mezzo sulla popolazione. Il 37% dichiara invece di ricercare informazioni sul web, il 13% preferisce la carta stampatamentre l’8% utilizza la radio.
In relazione alle notizie locali quindi, i social media che solitamente rappresentano una tra le principali fonti di informazione vengono invece ridimensionati: sono principalmente i giovanissimi a ricorrere a Facebook e Twitter per trovare notizie, ma tendono in genere a interessarsi di meno agli avvenimenti di rilievo locale.
PER I CITTADINI LE PRIORITÀ SONO TRASPARENZA E IMPARZIALITÀ
Sempre dall’analisi del Pew Center emerge inoltre che – negli Stati Uniti, ma non appare diverso da noi – chi sceglie di informarsi online ritiene meno utile la consultazione dell’account social di un media locale rispetto al suo sito internet ufficiale. Infatti, nonostante la crescita esponenziale di community locali online e di piattaforme digitali sempre più avanzate, il web viene associato a una sostanziale difficoltà nell’individuazione di informazioni corrette e veritiere. Il marchio, nell’informazione locale, è ancora riconosciuto come un valore indiscusso di qualità delle notizie, a fronte di una crescente diffidenza verso le piattaforme social accusate di diffondere fake news. Nel complesso negli Stati Uniti la valutazione sui media locali e sulla qualità delle informazioni che vengono diffuse in relazione alla propria comunità di riferimento risulta positiva. Quasi la maggioranza degli intervistati afferma che i media locali svolgono un ottimo lavoro.
I criteri presi in considerazione dal Pew Research Center per queste valutazioni riguardano la capacità di riportare le notizie in modo accurato (il 71% ne è convinto), la capacità di fornire notizie utili nel quotidiano (67%), l’attenzione rivolta all’attività dei politici locali (66%) e l’impegno nel ricercare informazioni interessanti. Quello che maggiormente colpisce dalle percentuali emerse dall’analisi è l’importanza che viene attribuita ai valori di trasparenza (62%), imparzialità (62%) e centralità del cittadinonelle storie riportate dai media, segno della rilevanza che le persone attribuiscono alla prossimità dei media locali alla propria comunità. Sebbene l’85% degli intervistati affermi quanto sia importante per un giornalismo di alto livello vivere la comunità dall’interno e interagire con i suoi membri, risulta che solo il 21% delle persone sia stato contattato o intervistato da un giornalista locale a lui vicino.
IN ITALIA COME NEGLI USA, PRIMATO ALLA TIVÙ E AI QUOTIDIANI LOCALI
Se negli Stati Uniti l’apprezzamento per il lavoro dei media locali risulta essere generalmente positivo, diverso è il grado di soddisfazione in relazione alla facilità di accesso alle notizie riguardanti i temi di maggiore interesse per la vita quotidiana. Leprevisioni metereologiche (70% dichiara che il meteo è una priorità informativa quotidiana), le notizie legate alla criminalità (44%), al traffico (41%) e al cambiamento dei prezzi (37%) sono i temi che le persone si aspettano di trovare sulla stampa locale e verso i quali si dimostrano maggiormente interessate. Tali preferenze non rispecchiano la percezione della facilità di reperire informazioni su questi argomenti.
Secondo la ricerca, uno dei temi su cui è più difficile rimanere aggiornati e sui quali i media locali non puntano a sufficienza l’attenzione è il cambiamento dei prezzi, oppure le notizie sul traffico e sui trasporti. Volendo fare un confronto tra lo scenario statunitense e quello italiano, una recente ricerca di Agcom evidenzia che l’86% dei cittadini italiani si informa abitualmente su fatti locali. Come negli Stati Uniti il primato spetta alla televisione che è la principale fonte di informazione in 17 regioni su 20 seguita dai quotidiani locali. Nonostante la digitalizzazione e la globalizzazione, l’informazione locale rimane quindi legata ai media tradizionali (televisione e giornali), che vengono preferiti in particolare per la capacità di creare una connessione con la comunità territoriale di riferimento.